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Il presente foglio deve essere letto, stampato e firmato dal proprietario, unitamente al consenso informato, prima di sottoporre l'animale a terapia rigenerativa.

INFORMAZIONI SULLA TERAPIA RIGENERATIVA

(allegato al foglio del Consenso Informato)

 

La terapia rigenerativa è una branca della medicina che utilizza la bioingegneria per potenziare alcune attività fisiologiche, al fine di stimolare i normali processi di guarigione dei tessuti.

Si tratta di una serie di trattamenti che si avvalgono dei più recenti studi nel settore della rigenerazione e proliferazione cellulare e che sfruttano le innate capacità rigenerative dei tessuti animali. Pur non essendo ancora del tutto note le potenzialità di questi trattamenti in tutte le possibili applicazioni, alcuni di esse sono ben sperimentati ed estremamente promettenti per l’uso clinico.

Tra questi, si annoverano quelli con:

-      PRP = Plasma Ricco di Piastrine (Platelet Rich Plasma) nelle sue varie forme ed applicazioni di gel piastrinico, concentrato piastrinico, lisato piastrinico.

-      MSC(*) = Cellule Staminali Mesenchimali (Mesenchymal Stem Cells), oggi più propriamente definite Cellule Stromali Multipotenti (Multipotent Stromal Cells).

 

Il PRP si ricava dal sangue venoso periferico, che viene opportunamente trattato in laboratorio fino ad ottenere una elevata concentrazione delle piastrine del plasma.

Sfrutta l’attività dei Fattori di Crescita (GF = Growth Factors) contenuti nelle piastrine, che vengono rilasciati nel momento dell’attivazione piastrinica.

Alcuni di questi GF, svolgono molteplici azioni benefiche:

a) stimolano l'angiogenesi (sviluppano nuovi vasi, con conseguente apporto di sangue sul luogo della lesione);

b) stimolano le cellule mesenchimali e connettivali residenti;
c) stimolano la deposizione di osso;
d) stimolano i fibroblasti e i proosteoblasti;
e) inibiscono gli osteoclasti e il riassorbimento osseo.

Tutti questi effetti sono presenti in natura, compreso quello importantissimo di stimolazione dei macrofagi che, con la loro attività fagocitaria, attivano funzioni antimicrobiche.

Il PRP esalta questi fenomeni, rendendo esponenziale la capacità riparativa delle piastrine.


Le MSC sono cellule che hanno una caratteristica particolare: sono in grado di replicarsi e di differenziarsi.

Ogni cellula madre si divide in due: una ha tendenza a differenziarsi, mentre l'altra mantiene le caratteristiche della madre e a sua volta darà origine a due cellule di cui una si differenzierà e l'altra si replicherà, mantenendo attivo, in tal modo, il meccanismo della replicazione e della differenziazione.

Le MSC sono contenute, in quantità diverse, in tutti i tessuti di origine mesenchimale, i quali, quindi, possono essere teoricamente  fonte del prelievo; alcuni tessuti sono più ricchi di MSC.

Sia in campo umano che veterinario i tessuti donatori sono numerosi: dal sangue circolante, al cordone ombelicale, alla placenta, ecc, ma quelli principali sono:

a)   il tessuto adiposo, dal quale si ottengono le AdMSC=Adipose Mesenchymal Stem Cells 

b)    il tessuto osseo, dal quale si ottengono le BMMSC= Bone Marrow Mesenchymal Stem Cells

Le caratteristiche dei due tipi di cellule sono comunque piuttosto simili e spesso vengono usate indifferentemente in terapia.

Le principali caratteristiche rigenerative delle MSC vengono verificate in laboratorio e sono quelle che ne confermano la “staminalità”, cioè la loro capacità, sotto opportuni stimoli, di differenziarsi in adipociti, osteociti e condrociti (cioè le cellule danneggiate nelle lesioni che cerchiamo di riparare)..

Gli studi in questo settore sono in costante evoluzione e ricerche relativamente recenti hanno dimostrato anche una potente attività antinfiammatoria di queste cellule, che si esplica in modo indiretto per azione di altre cellule ad attività apocrina e paracrina, liberate dalle MSC stesse e che sarebbero in buona parte le artefici di quasi tutti gli effetti biologici.

Attualmente, in medicina veterinaria non esiste una regolamentazione specifica per queste terapie e questo rende particolarmente difficile orientarsi verso centri con competenze specifiche.

Oggi le staminali impiegate sugli animali, sia in Italia che all'estero, derivano indifferentemente da tessuto adiposo o da midollo osseo e possono essere:

-       autologhe, cioè derivanti dallo stesso animale

-    omologhe (o allogeniche), cioè derivanti da un altro animale della stessa specie (donatore).

Inoltre, possono essere:

-       fresche, utilizzabili entro poche ore

-       congelate, conservate in azoto liquido ed utilizzabili alle bisogna

Le MSC, per essere somministrate, hanno necessità di un supporto che sia in grado di veicolarle nei tessuti (scaffold).

Il PRP, a nostro parere, è lo scaffold ideale, in quanto, per le sue caratteristiche, ne potenzia l'attività.

 

Impiego di cellule omologhe.

Presenta il vantaggio evidente di potere fare “banking”, cioè di conservare diverse dosi in azoto liquido e di potere disporre immediatamente del materiale terapeutico, di alta efficacia e ad una elevata concentrazione predeterminata in laboratorio.

Lo svantaggio principale consiste nella necessità da parte del laboratorio di eseguire tutti i test che garantiscano che le cellule sono esenti da contaminazione e che l’animale donatore è esente da malattie trasmissibili. Le moderne tecnologie di analisi permettono, oggigiorno, di controllare con sicurezza l’assenza di elementi patogeni negli inoculi di cellule al momento dell’utilizzo.

 

Impiego di cellule autologhe.

Presenta il vantaggio di garantire la fonte delle cellule (che provengono dallo stesso animale), quindi non rende necessari controlli sulle malattie trasmissibili.

Lo svantaggio è dato da:

-       necessità di eseguire un primo intervento per il prelievo del tessuto dall’animale.
Dal momento che il prelievo è una pratica dolorosa, spesso necessita di un’anestesia con relativi rischi aggiuntivi, soprattutto in animali in condizioni cliniche precarie;

-       la qualità del prelievo viene verificata in tempi successivi, cioè al momento della preparazione in laboratorio. Il campione potrebbe risultare: a) scarso, se eseguito da personale non addestrato a questa pratica, b) inidoneo: soprattutto se l’animale è anziano o defedato, le cellule derivate non saranno di buona qualità (scarsa staminalità);

-       l’isolamento e l’espansione delle cellule richiedono diversi giorni, da 10 a 20 giorni circa, in relazione al tipo ed alla quantità del tessuto prelevato;

-       la necessità di eseguire due interventi, uno per il prelievo del tessuto e uno per l’impianto, comporta un aumento dei costi del trattamento.

Il Ministero della Salute sta approntando delle Linee Guida per l'utilizzo corretto, sicuro e non fraudolento delle MSC e queste linee guida riguarderanno il solo utilizzo delle MSC autologhe.

In genere, la terapia con MSC necessita di un unico trattamento, in quanto le cellule staminali divengono lo stimolo che innesca ed esalta tutti i processi rigenerativi.

In base alle esperienze maturate, le patologie sulle quali ad oggi è possibile ottenere risultati terapeutici sugli animali sono:

-       grandi perdite di sostanza cutanea (ustioni, piaghe di grande estensione)

-   lesioni tendinee / legamentose (ferite da taglio a livello dell’estremità degli arti, stiramenti, distensioni, distrazioni)

-     lesioni corneali (ulcere)

-     artropatie degenerative (ginocchio, gomito, spalla, anca, tarso e carpo)

-     fratture (scheggiose, comminute, esposte)

-     pseudoartrosi/ritardi di consolidamento in seguito a fratture         

-     piodermiti

-     patologie osteolitiche (necrosi cefalica)

-     osteomieliti endogene es eogene

-     fistole perianali

-   numerose altre patologie sulle quali non c’è ancora una casistica     sufficiente

 

Indicazioni pratiche.

L’associazione MSC+ PRP ne esalta gli effetti terapeutici e teoricamente è da preferirsi.

Tuttavia, non sempre è indicato o possibile applicare questa associazione e solamente una corretta valutazione da parte di un clinico competente consente la scelta corretta, che comunque deve essere condivisa dal proprietario, dopo che è stato adeguatamente informato sui benefici ed eventuali effetti contrari del trattamento.

Un esempio, a meglio chiarire questi aspetti:
Un animale con una piaga molto ampia con perdita di sostanza di un tratto di cute di molti centimetri quadrati (supponiamo 40 cm2), come spesso accade sulla schiena di cani che rimangono ustionati dalle marmitte delle auto. La situazione è molto grave e la piaga che si forma rischia di infettarsi, per cui è necessario cercare di ridurre l’estensione e la profondità della lesione il più rapidamente possibile. Un primo trattamento con MSC+PRP è finalizzato ad ottenere una rapida riduzione delle dimensioni della lesione, ma per mantenere a livelli elevati la stimolazione sui meccanismi di cicatrizzazione occorreranno altri trattamenti nei giorni successivi. Dal momento che le MSC hanno azione prolungata, i trattamenti successivi potranno essere a base di solo PRP, con un importante contenimento anche dei costi finali del trattamento.

 

Rischi del trattamento

L’utilizzo di MSC omologhe, potrebbe teoricamente causare fenomeni avversi più o meno gravi. Ad oggi non sono state segnalate reazioni avverse di alcun tipo, ma trattandosi di una terapia che viene introdotta nell’organismo potrebbe in teoria causare reazioni infiammatorie nella sede di somministrazione, reazioni allergiche, anafilassi, fino a morte dell’animale.

Il trattamento con MSC omologhe costituisce una terapia di recentissimo sviluppo ed applicazione. Pur conoscendone ampiamente gli effetti benefici e la quasi assenza di reazioni avverse, non è stata ancora accumulata una casistica sufficiente affinché possa essere definita secondo gli standard utilizzati nella medicina dell’evidenza (Evidence Based Medicine).

Occorre che il proprietario dell’animale sia sufficientemente edotto sull’azione di queste terapie, sui benefici e su eventuali rischi.

 

Tumorigenicità

Sono in corso numerosi studi sulle MSC in rapporto ai tumori.
A fronte dell’ipotetica possibilità che cellule spiccatamente deputate a moltiplicarsi possano interagire e servire da stimolo per cellule già presenti nel tessuto con queste caratteristiche (come le cellule tumorali) esistono anche studi che prevedono la possibilità di utilizzare le MSC come veicolo per farmaci antitumorali, tali da portare a contatto con le cellule patologiche i farmaci specifici per combatterle.

Attualmente non sono riportati casi di animali sottoposti a terapia con MSC che abbiano sviluppato neoplasie riferibili al trattamento.

Anche per questi aspetti è importante il giudizio clinico del medico veterinario che valuterà il paziente sotto il profilo clinico e degli esami di laboratorio che sempre debbono precedere il trattamento.

 

Informativa

Queste note esplicative debbono essere lette e spiegate dettagliatamente al proprietario dell’animale, il quale, prima di accettare il trattamento, dovrà firmare di avere letto e capito quanto qui scritto.

La terapia rigenerativa deve essere prescritta da un medico veterinario in grado di fornire tutte le informazioni dettagliate, parte delle quali sono contenute in questo foglio.

Le cellule utilizzate sono preparate presso l’IZSLER, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, nel laboratorio di colture cellulari di Brescia.
Il laboratorio lavora con SQ ed è certificato ISO 17025

(*) cellule staminali mesenchimali adulte

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Per il proprietario dell’animale:

Dichiaro di aver letto e compreso le informazioni sopra esposte, con particolare riferimento al paragrafo “rischi del trattamento”.

 

Data_____________                            Firma___________________________


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